Papa Francesco: la fragilità appartiene a tutti

disabiliUna sinergia per includere e fare delle persone con disabilità dei soggetti attivi nella società e nella Chiesa. E’ quanto indica il Papa nel Messaggio in occasione dell’odierna Giornata internazionale delle persone con disabilità sul tema: “Ricostruire meglio: verso un mondo post Covid-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Una cultura della vita “che continuamente affermi la dignità di ogni persona, in particolare in difesa degli uomini e delle donne con disabilità, di ogni età e condizione sociale”. E’ l’orizzonte al quale Francesco guarda in questo tempo di prova a causa del coronavirus, il mare agitato che ci fa paura anche se “siamo tutti sulla stessa barca”. Una barca dove però, aggiunge il Papa nel Messaggio in Giornata internazionale delle persone con disabilità, “alcuni fanno più fatica, e tra questi le persone con disabilità gravi”.

Chi è degno di vivere

La Giornata è incentrata sul tema: “Ricostruire meglio: verso un mondo post Covid-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile” e il Pontefice si sofferma sul termine “ricostruire meglio” che richiama la parabola del Vangelo della casa costruita sulla roccia o sulla sabbia. Sottolinea che i pericoli di allora – la pioggia, i fiumi, i venti – oggi sono rappresentati dalla “cultura dello scarto”, per cui certe persone sono sacrificabili, altre degne di vivere.

“Le persone non sono più sentite come un valore primario da rispettare e tutelare, specie se povere o disabili”

La mentalità narcisistica    -   segue