Le parole e il saluto finale del Patriarca di Gerusalemme alla consegna del Premio Cultura Cattolica a Bassano. «Gerusalemme ti insegna che non puoi fare nulla senza l’altro, è una scuola di pace incredibile».
 
Pope Francis offers Easter greetings to Eastern-rite Catholics and Orthodox brothers and sisters who celebrate the Lord’s Resurrection according to the Julian Calendar, and prays for peace for Ukraine, and for Palestine and Israel.
 
Al Regina Caeli, il Papa rinnova il suo appello per il Medio Oriente: “Si rafforzi il dialogo e porti frutti buoni”. Chiede poi di pregare per l’Ucraina che “soffre tanto” e invia i suoi auguri affettuosi alle Chiese ortodosse e orientali che, seguendo il calendario giuliano, celebrano oggi la Pasqua: “Il Signore conforti tutte le comunità nella prova”. Vicinanza alle popolazioni del Rio Grande do Sul, in Brasile, colpite da devastanti inondazioni.
 
Aumentano le violazioni della libertà religiosa in Afghanistan, Azerbaigian, Cina, Iran, Nicaragua, Nigeria, Corea del Nord, Pakistan. Sono solo alcuni degli Stati segnalati dall’ultimo rapporto della Commissione Uscirf americana. Ecco perché
 
Shafaq News / Iraqi Prime Minister Mohammed Shia Al-Sudani emphasized the historical significance of the Christian component in the construction and fortification of the Iraqi state.
 

Un Patto in chiaroscuro

Da un lato, c’è la politica, quella di alto livello, quella europea che ieri, a Strasburgo, ha approvato il Patto per la migrazione e l’asilo. Un accordo frutto di dibattiti decennali e compromessi, pensato per rendere sicure le frontiere esterne dell’Ue e per gestire — ha detto il presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola — la questione migratoria «con equilibrio e solidarietà». 
 
At the conclusion of Sunday's Regina Coeli, Pope Francis makes a heartfelt appeal to halt the spiral of violence in the Middle East and for all nations to favour negotation and peace efforts, while assisting those suffering in Gaza.
 
Mosul, Iraq, Apr 14, 2024 / 06:00 am
The plight of Mosul’s Christian community has largely gone unnoticed for two decades. Since the city fell under the control of ISIS (also referred to as ISIL) in 2014, it has been a staging ground for bombings of churches. Armed groups have killed, blackmailed, and abducted numerous Christians there — both clergy and laypeople — since 2003.
 
Il Pontefice ricorda come il Risorto sia l'unico che possa far rotolare il masso della guerra e delle crisi umanitarie dal cammino dell'umanità e aprirla al cammino della vita. Francesco prega per le vittime e per i bambini in Israele, Palestina e Ucraina chiedendo lo scambio di ostaggi e il cessate-il-fuoco nella Striscia. Un ricordo anche per la Siria, il Libano, Haiti, il popolo Rohingya e i Paesi africani in difficoltà. E sottolinea: "Tanto spesso il dono della vita è disprezzato dall'uomo".
 
Di Angela Ambrogetti
Città del Vaticano, lunedì, 1. aprile, 2024 18:00 (ACI Stampa).
Nel 1964 Paolo VI creò il Segretariato per i non Cristiani, frutto del lavoro per la Dichiarazione Conciliare Nostra Aetate che fu approvata nel 1965.
 
Dalla parrocchia latina della Striscia ormai divenuta una prigione, la suora torna a raccontare ai media vaticani le difficoltà e le speranze di una popolazione impaurita dalle bombe e fiaccata dalla mancanza dei beni di prima necessità: “Viviamo senza nulla ma preparando i cuori con la fede e la speranza”. Il nuovo appello al mondo: serve la pace, le guerre non hanno né vincitori né vinti.
 
“Stiamo sperimentando delle tenebre profondissime che avvolgono migliaia di persone, in tanti luoghi nel mondo, in particolare in Ucraina e in Terra Santa. Quanta desolazione! Non possiamo abituarci alla guerra, ai combattimenti che non risparmiano deboli e innocenti, soprattutto i bambini: dovremmo sempre guardare attraverso le loro lacrime, attraverso il pianto dei più piccoli. È da lì che capiamo tutto l’orrore e la violenza della guerra, dell’ingiustizia e quanto questo sia inaccettabile”. 
 
Cari amici, vi invio dalla Siria la meditazione pasquale con l'augurio di vivere con pienezza la Settimana Santa.
 
Su L'Osservatore Romano la testimonianza del vicario apostolico di Aleppo da un Paese in cui la povertà dilaga e dove un’intera generazione ha visto solo la guerra.
 
«La Chiesa sta vivendo un lungo venerdì santo, ma il cristianesimo resta una proposta che cambia il mondo». Le parole del cardinale Pizzaballa e di padre Patton.
 
Ai media vaticani il parroco della Chiesa della Sacra Famiglia nella Striscia parla della Pasqua e sulla salvezza di una terra che confida in Gesù: noi che tante volte abbiamo visto interi popoli rinascere dalle ceneri pensiamo che Dio non abbandonerà questa povera gente.
 
En una carta dirigida a los fieles de todos los ritos y confesiones que se preparan para celebrar la Pascua, Francisco expresa cercanía, afecto y aliento a quienes "están sufriendo dolorosamente el drama absurdo de la guerra".
 
La Semana Santa, que comenzó con la celebración del Domingo de Ramos, está a punto de entrar en su fase culminante. En vísperas del Triduo Pascual revivimos, con algunas reflexiones de los Pontífices, los días centrales del año litúrgico.
 
في مقابلة مع محطة التلفزة الإيطالية Rai1 – تم بثها مساء أمس الثلاثاء – تحدث أمين سر دولة حاضرة الفاتيكان للعلاقات مع الدول والمنظمات الدولية رئيس الأساقفة بول ريتشارد غالاغر عن الاعتداء الإرهابي الأخير الذي وقع في موسكو، متطرقا إلى مستقبل أوروبا والعالم، فضلا عن الحرب في أوكرانيا والشرق الأوسط، مشدداً على أهمية العمل من أجل حل الشعبين والدولتين، الذي طُرح مجدداً على طاولة النقاش في المحافل الدولية.
 
تأكيد محبته وقربه وصلاته، هذا ما تضمنته رسالة وجهها البابا فرنسيس إلى المؤمنين الكاثوليك في الأرض المقدسة، شكرهم فيها من جهة أخرى على الرجاء رغم الآلام، كما وأعرب عن رجائه في العودة حاجا إلى الأرض المقدسة لمعانقتهم.
 
L'attacco di Mosca rimette al centro la guerra del jihad globale contro i “nemici dell’Islam”. Ecco perché è giusto continuare a considerarlo «una minaccia costante». Parla l'esperto di terrorismo Marco Lombardi (Cattolica).
 
Dalla Nigeria a Hong Kong, dal Pakistan ad Haiti, dalla Francia alla Finlandia. Quattordici storie contemporanee di martirio e persecuzione.
 
The thirteen Patriarchs and Heads of Christian Churches in Jerusalem issue their annual Easter Message in which they reiterate their call for an immediate ceasefire and the release of all captives, and recall the Easter message of hope in the resurrection.
 
Cardinal Giorgio Marengo, Apostolic Prefect of Ulaanbaatar, shares the rituals and traditions of the small Catholic community of Mongolia, saying they gather during the Triduum to share their Christian joy in a modest manner.
 
Il Calvario di Gaza è pieno di croci. Il Luogo del Cranio è tornato ad essere luogo di morte. Ma al tempo stesso, sappiamo che vicino al Calvario c’è la Tomba Vuota. La morte non ha l’ultima parola.
 
Oggi, Venerdì Santo, la Chiesa universale è impegnata nella Colletta per la Terra Santa, “un modo", spiega al Sir padre Patton, Custode di Terra Santa, di partecipare alle sofferenze della comunità cristiana della Terra Santa e di venire incontro ai bisogni della Chiesa di Gerusalemme in questo momento di grande difficoltà”. L'anno scorso raccolti oltre 6,5 milioni di euro. È intenzione di Papa Francesco finanziare, con la Colletta 2024, un progetto umanitario in Gaza o Cisgiordania.
 
di Sami El-Youssef, Patriarcato Latino di Gerusalemme La vita deve andare avanti! Chi avrebbe mai pensato nell’ottobre 2023 che questa brutta guerra sarebbe scoppiata in pieno vigore anche nel marzo 2024? Dopo più di 160 giorni, il livello di distruzione e di perdite umane innocenti è semplicemente sconcertante.
 
Over the course of Christianity’s first thousand years, the crucifixion of Jesus went from a subject that could be preached but not shown, to the inspiration for marvelous public artworks.
 
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha incontrato il premier israeliano Netanyahu. Per ora nulla di deciso sul cessate il fuoco. Ma intanto Israele occupa altri terreni in Cisgiordania.
 
Nella regione montuosa del Qalamoun e in particolare nella città di Yabroud, a nord di Damasco, si trovano numerose grotte che conservano testimonianze di diverse epoche e che hanno svolto un ruolo importante nella storia della civiltà siriana. Habitat per gli uomini e rifugio sicuro per gli animali in altri tempi, esse sono oggi siti importanti per il grande valore culturale, ma anche attrazione turistica per il loro fascino.