VATICANO: RUSSIA; METROPOLITA KIRILL, INIZIA IL DISGELO

      MOSCA, 30 OTT

 

   I rapporti tra la Chiesa ortodossa e
il Vaticano sono passati dal ''grande freddo'' al ''disgelo'':
parola del metropolita Kirill, numero due del patriarcato di
Mosca, all'indomani della consacrazione come nuovo arcivescovo
di Mosca dell'italiano Paolo Pezzi.
   ''E' evidente che dopo un periodo di grande freddo, siamo
passati ad un periodo di disgelo'', ha dichiarato alle agenzie
Kirill, che e' responsabile per le relazioni con l'estero. 

 Il metropolita ha espresso la
speranza che il nuovo arcivescovo di Mosca, l'italiano Paolo
Pezzi, che ha preso il posto del polacco Tadeusz Kondrusiewicz,
''contribuisca a superare le difficolta' che esistono tra le
nostre due chiese''.
   ''Ambedue le Chiese sono sempre piu' consapevoli di essere
alleate su molti problemi di grande importanza per l'umanita' e
cio' crea una certa solidarieta' nei loro rapporti a livello di
organizzazioni internazionali e di dialogo con il mondo laico'',
ha osservato Kirill.
   Rapporti che, a suo avviso, ''avranno una dinamica positiva,
dato che professiamo gli stessi valori spirituali e morali, sui
quali non esistono divisioni''
     

Nuovo arcivescovo Pezzi risultato di "diplomazia silenziosa" 

"E' chiaro che da un periodo che possiamo
descrivere come 'freddo profondo' stiamo andando verso il
'disgelo'": lo ha detto il metropolita Kirill, a capo del
Dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e
braccio destro di Alessio II, Patriarca di Mosca e di tutte le
Russie.

Kirill ha sottolineato come "c'è una crescente comprensione
reciproca tra le due Chiese su numerose questioni che riguardano
l'umanità e questo - ha detto secondo quanto riporta l'agenzia
Interfax - crea una certa solidarietà nei loro rapporti a livello
di organizzazioni e di dialogo con il mondo laico".

Per il numero due del Patriarcato di Mosca, il nuovo arcivescovo
l'italiano don Paolo Pezzi, consacrato sabato scorso nella
Cattedrale moscovita, è il risultato di "una diplomazia
silenziosa tra le due Chiese, anche se rimane una questione
interna alla Chiesa cattolica".

 

 

Apc-VATICANO/ METROPOLITA KIRILL: CON MOSCA E' DISGELO (OSS. ROMANO)
Dopo la nomina del nuovo arcivescovo di Mosca gradito in Russia

Città del Vaticano, 1 nov. (Apcom) -

 

 "Il grande freddo non c'è
più, è il tempo del disgelo": in un'intervista pubblicata in
prima pagina dall''Osservatore romano' il metropolita ortodosso
Cirillo, 'ministro degli Esteri' del patriarcato di Mosca e di
tutte le Russie, lancia l'ennesimo segnale distensivo nei
confronti della Santa Sede. L'occasione è la nomina - gradita in
Russia - del nuovo arcivescovo cattolico moscovita, l'italiano
Paolo Pezzi, che sabato 27 ottobre ha ricevuto l'ordinazione
episcopale.

        "E' del tutto evidente che la Chiesa cattolica e la Chiesa
ortodossa russa sono ormai sempre più consapevoli di essere
alleate riguardo a moltissime problematiche che oggi interpellano
l'umanità", afferma Kirill. "Anche per questa ragione si crea,
direi naturalmente, una certa solidarietà nei rapporti reciproci
sia a livello di organizzazioni internazionali sia nel dialogo
con il mondo secolarizzato. Ed è altrettanto chiaro che ci si
attende tutti una dinamica sempre più positiva in questi rapporti
tenendo conto che, come cristiani, abbiamo gli stessi valori
spirituali e morali sui quali non esistono certamente divisioni o
incomprensioni".

        Disgelo ma non a breve termine. Per ora
non si terrà nessun incontro tra il Patriarca di Mosca e di tutte
le Russie Alessio II e Papa Benedetto XVI. Almeno fino a quando
non saranno risolte tutte le dispute tra le due chiese. Lo ha
reso noto oggi il metropolita ortodosso Kirill, 'ministro degli
Esteri' del patriarcato di Mosca, nel corso di una conferenza
stampa nella capitale russa. E l'annuncio suona come uno stonato
passo indietro rispetto ai numerosi segnali incoraggianti giunti
da Alessio in primis per tutto il mese scorso. Ma anche rispetto
all'intervista pubblicata oggi in prima pagina dall''Osservatore
romano', nella quale lo stesso Kirill lancia l'ennesimo messaggio
distensivo nei confronti della Santa Sede.

        Oggi Kirill da Mosca precisa: "Siamo per il dialogo (con i
cattolici), ma non per un dialogo 'politicamente corretto'. Noi
siamo per un dialogo onesto", ha detto il metropolita. Per poi
aggiungere che "non ci sarà un incontro del Patriarca con il
Papa, se i problemi non verranno risolti". E una dimostrazione
del non 'politically correct' si era già avuta ai lavori
ecumenici di Ravenna, abbandonati dal Patriarcato di Mosca per
divergenze con il patriarcato di Costantinopoli sulla questione
dello status della Chiesa ortodossa Estone. Sulla strada verso
possibili soluzioni, tuttavia, per il metropolita Kirill è stata
comunque intrapresa la via del dialogo, "in quanto non vi è altro
meccanismo" al fine di "influenzare la Chiesa cattolica, in modo
che si possano unire le forze nella lotta contro il secolarismo
aggressivo, che è un pericolo per tutti i credenti di oggi".

        Un passo distensivo da parte di Roma è stato già tuttavia
compiuto con la consacrazione del nuovo arcivescovo di Mosca,
l'italiano don Paolo Pezzi, gradito al patriarcato russo.
Risultato di "una diplomazia silenziosa tra le due Chiese", come
aveva commentato Kirill a suo tempo.