Cosa resta dell’11 settembre

superstite torriVent’anni fa l’attacco terroristico che ha cambiato il corso della storia

Alessandro Gisotti

Cosa resta vent’anni dopo dell’attentato più sanguinoso della storia? Innanzitutto un immenso senso di perdita. In quelle ore terribili dell’11 settembre 2001 sono state recise le vite di tremila persone. Madri, padri, figli, amici sono stati strappati per sempre all’abbraccio delle loro persone care. Vite spezzate da una follia omicida che ha reso reale qualcosa fino ad allora inimmaginabile: trasformare aerei di linea in missili per seminare morte e distruzione. In questi vent’anni da quella tragica mattina sulla Costa Est degli Stati Uniti, giovani sono cresciuti orfani e genitori continuano a piangere i propri figli che non sono più tornati a casa. A colpire, oggi come allora, nello scorrere il nome delle vittime sono le nazionalità - oltre 70 - a cui appartengono. Un attacco dunque agli Stati Uniti ma al tempo stesso al mondo, all’umanità tutta. Così fu sentito in quelle ore concitate e forse ancor più nei giorni successivi man mano che si precisava l’ampiezza immane della tragedia. Never Forget, “Mai dimenticare” è il monito che oggi campeggia al Memoriale di Ground Zero. Due parole che sono state ripetute infinite volte in questi vent’anni a rimarcare che la memoria non può, non deve venire meno quando il dolore è così grande.
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